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Patent Open Access Apparatus and method for non-invasive inspection of solid bodies by muon imagingThe present invention has application in the technical field of measuring instruments and it relates to an apparatus for non-invasive inspection of solid bodies by muon imaging usable in civil engineering, archeology, volcanology, tectonics and everywhere a radiographic and/or tomographic non-destructive inspection of geological and/or engineering structures, even of large dimensions, is necessary The invention further relates to a method for non-invasive inspection by muon imaging implementable by said apparatus.170 89 - Some of the metrics are blocked by yourconsent settings
Patent Open Access Sistema di misura ottico non a contatto.(2014); ; ;Bocci GuidoLa presente invenzione ha per oggetto un sistema di misura ottico non a contatto ed in particolare un sistema di misura non a contatto 3D in luce strutturata. In ambito medico scientifico è usuale testare l’efficacia di farmaci anti-5 tumorali, sia con esperimenti pre-clinici che clinici in vitro ed in vivo. Per accertare la reale efficacia del farmaco, è necessario utilizzare i cosiddetti modelli sperimentali della malattia. Si tratta di sistemi biologici in cui vengono ricreate sperimentalmente le stesse caratteristiche della patologia: si possono usare colture di cellule fatte crescere in laboratorio, i cosiddetti modelli in vitro, oppure si può ricorrere agli animali da laboratorio, per esempio topi, ed in questo caso si parla di modelli in vivo. I tumori sono inducibili nel topo mediante iniezione (intraperitoneale, intramuscolare, sottocutanea) di cellule tumorali. In questi modelli il principale parametro di valutazione dell’efficacia del farmaco è il volume tumorale dei topi trattati. Una volta che le cellule tumorali vengono inoculate, i topi sono trattati con farmaci antitumorali da soli e/o in combinazione dopodiché vengono seguite le fasi di crescita e proliferazione tumorale, misurando periodicamente, ad esempio giornalmente, le variazioni della forma e delle dimensioni del tumore. Questa misura viene fatta generalmente utilizzando un calibro a scorsoio con il quale vengono misurati la lunghezza “L” e la larghezza “W” del tumore e dalle quali si deriva il volume V della massa tumorale. Usualmente si approssima tale massa a quella di un ellissoide di rivoluzione il cui volume è espresso dalla formula V =p 6× L×W ×W ipotizzando che l’altezza sia pari alla larghezza (W). Questo tipo di misura del volume, presenta numerosi errori che dipendono sia dall'approssimazione nel calcolo del volume, dallo strumento di misura utilizzato ma anche dall'operatore stesso che la effettua. Si tratta infatti di misurare dei volumi molto piccoli, dell'ordine massimo di qualche centinaio di mm3 in cui come accennato la forma viene molto grossolanamente approssimata da un ellissoide di rivoluzione. In realtà, i tumori hanno generalmente delle forme abbastanza irregolari per cui l'approssimazione delle stesse con degli ellissoidi introduce errori nella misura del volume che possono essere dell'ordine del 20% e più. Il calibro a scorsoio ha una lettura millimetrica, con un nonio nel quale si può apprezzare visivamente il decimo di millimetro. Durante la misura con il calibro però le lunghezze da misurare vengono modificate dal processo di misura stesso, in quanto le masse tumorali sono costituite da tessuti molli che possono venire deformati a seconda dalla pressione con cui si chiude il calibro stesso, introducendo errori dell'ordine del 5%. Inoltre l'operatore che effettua la misura sceglie a priori le sezioni della massa da misurare in cui rilevare la lunghezza e la larghezza della stessa, per cui i valori registrati possono variare di diversi punti percentuali, non per un effettivo aumento o diminuzione del volume ma semplicemente per una differente scelta delle sezioni in cui effettuare le misurazioni a causa della forma irregolare delle masse di interesse. L'aumento giornaliero del volume della massa tumorale può essere dell'ordine del 5% a seconda dello stadio della malattia e considerati gli errori descritti in precedenza, l’analisi dell'efficacia di un farmaco rispetto ad un altro possono risultare falsate. Al fine di ovviare ai citati inconvenienti, sono stati sviluppati sistemi ottici non a contatto per misurare il volume dei tumori iniettati nei topi. Un esempio di sistema di misura ottico non a contatto è descritto nella domanda internazionale WO2005033620A2 a nome Biopticon Corporation. Tale sistema effettua sull’oggetto da misurare una scansione con una linea laser e contemporaneamente acquisisce le immagini con una camera sincronizzata. Il software del sistema riconosce la linea e calcola il volume, in quanto ogni immagine contiene solo una linea ed è quindi facilmente ricostruibile. Un importante inconveniente in tale tipo di sistema è che l’animale da laboratorio su cui condurre le misura deve essere tenuto fermo per un tempo dell’ordine di alcuni secondi mentre, in generale, i topi non si riescono a tenere fermi per più di un secondo. In questo contesto, compito tecnico precipuo della presente invenzione è proporre un sistema di misura ottico non a contatto che sia esente dai citati inconvenienti. Uno scopo della presente invenzione è proporre un sistema di misura ottico non a contatto che sia competitivo rispetto ad altri sistemi di misura noti. Un altro scopo della presente invenzione è proporre un sistema di misura ottico non a contatto che richieda un minore tempo di acquisizione delle informazioni morfometriche dei corpi indagati rispetto alle soluzioni note.82 21 - Some of the metrics are blocked by yourconsent settings
Patent Open Access Télescope comprenant un miroir principal sphérique, à grand champ de vision et à haute résolution optique(2013) ;Lorenzo Cibin ;Marco ChiariniTélescope à grand champ de vision, haute résolution optique et continuité du champ de vision comprenant un miroir primaire sphérique, (M1), caractérisé par le fait a) que ledit télescope est équipé d'un système de répartition du champ de vision, b) que ledit système de répartition du champ de vision est placé à proximité du point focal (M1f) du miroir primaire et est constitué d'un miroir (M2) secondaire constitué de surfaces réfléchissantes planes n, (fc1-16) c) que lesdites surfaces réfléchissantes planes n sont contiguës l'une à l'autre et forment un réflecteur continu à facettes prismatiques multiples, de manière à obtenir la continuité du champ de vision sur l'ensemble du champ, d) que lesdites surfaces réfléchissantes planes n sont suivies par un nombre correspondant de correcteurs (C1-n) et de caméras optiques (Rc1 -n) qui forment des portions n d'une image dans des plans focaux n distincts (fp1-n) e) que, sur chaque plan focal n-ième, est positionné un élément collecteur et d'enregistrement.144 27